Inno per la Domenica di Pentecoste all’ora di Terza
Il 17 giugno del 1992, il Coro dell’Università Cattolica, durante il suo V. KONZERTREISE in Germania (viaggi che hanno avuto luogo sempre nel tempo di Pentecoste) eseguì uno dei concerti nell’Abbazia benedettina di Weingarten, pochi chilometri a nord del lago di Costanza. Splendido esempio dell’architettura barocca tedesca (anche se la fondazione del monastero risale attorno al 1090) che dalla metà del 1700 custodisce uno dei più importanti organi storici della Germania, realizzato da Joseph Glaber tra il 1737 e il 1750.
L’organista Wilhelm Krumbach interpretò su quest’organo (alternatim con il coro) la Messa organistica di Girolamo Frescobaldi Cunctipotens genitor Deus
Il file audio che state ascoltando contiene oltre all’inno gregoriano Jam Christus astra ascenderat, il Kyrie della Messa di Giovanni Pier Luigi da Palestrina costruita sul tema dell’inno stesso, la Canzona dopo l’Epistola della Messa organistica di Frescobaldi Cunctipotens Genitor Deus e la Sequenza gregoriana Veni Sancte Spiritus.
TESTO DELLA SEQUENZA
Veni, sancte Spíritus, et emítte cǽlitus lucis tuæ rádium.
Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Veni, pater páuperum, veni, dator múnerum, veni, lumen córdium.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolátor óptime, dulcis hospes ánimæ, dulce refrigérium.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
In labóre réquies, in æstu tempéries, in fletu solácium.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.
O lux beatíssima, reple cordis íntima tuórum fidélium.
O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
Sine tuo númine, nihil est in hómine, nihil est innóxium.
Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
Lava quod est sórdidum, riga quod est áridum, sana quod est sáucium.
Lava ciò che è sórdido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sánguina.
Flecte quod est rígidum, fove quod est frígidum, rege quod est dévium.
Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
Da tuis fidélibus, in te confidéntibus, sacrum septenárium.
Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni.
Da virtútis méritum, da salútis éxitum, da perénne gáudium.
Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.
Il coro eseguì la Missa Jam Christus astra ascenderat di Palestrina. (la radio Südwestfunk registrò il concerto). Anni dopo, nel giugno del 2003, questa messa con un coro di altra impronta vocale, venne cantata nella Basilica di S. Ambrogio a Milano in occasione del XXV anniversario di fondazione del Coro dell’Università Cattolica.
Questa Messa palestriniana a 4 voci miste fu intesa come un’appropriata sintesi dell’intento artistico, culturale e musicale perseguito sino ad allora dal Coro dell’Università Cattolica e ritenuta dal direttore, Angelo Rosso, come l’emblema di quella polifonia rinascimentale che esige la più leggera e levigata vocalità nonché una esecuzione perfetta dell’intenso contrappunto che la caratterizza, in grado di generare un amalgama armonico aereo “che non tocca mai terra”.
NOTA SULL’INNO
da” Gli inni della liturgia delle ore a cura di Giovanni Mongelli O:S:B:e Pellegrino Ernetti
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.