I Coristi dell’Angelo in Germania
per ricordare Erhard Andreas,
amico di Wilhelm Krumbach e tesoriere dei Frankische Orgeltage (Giornate dell’Organo in Franconia)
Dal 13 al 17 giugno 2013 i Coristi dell’Angelo di Milano si recheranno a Tann, nella regione tedesca della Rohn, per una cerimonia commemorativa secondo il rito protestante in memoria di Erhard Andreas, per oltre trent’anni amico e ammiratore sincero dei Coristi, sul piano personale oltre che per la loro attività di interpreti.
Faranno seguito alla cerimonia quattro momenti musicali, pensati come concerti-meditazione, durante i quali oltre agli interventi corali ci saranno quelli organistici interpretati da Alessio Corti, amico stimato di Erhard.
Ai Coristi dell’Angelo si uniranno diversi cantori del Gruppo vocale “Pietro Allori” di Iglesias e della Schola cantorum “Pietro Allori” di Alghero. Don Pietro Allori era per Erhard un musicista tanto apprezzato quanto amato sotto il profilo artistico-spirituale.
Le pagine musicali in programma sono state scelte dallo stesso Erhard quando, nel giugno dello scorso anno, venne a Milano per partecipare all’esecuzione da parte dei Coristi dell’Angelo di melodie ambrosiane nella basilica di S. Ambrogio (in occasione della visita di Sua Santità Benedetto XVI) e per invitare i Coristi a tenere alcuni concerti a Tann.
Breve considerazione del Direttore dell’Archivio musicale dell’Angelo
«Erhard aveva una memoria prodigiosa, cui conferiva la valenza spirituale di “esercitazione dell’anima” per riuscire a edificare, come diceva a proposito della memoria Ugo di San Vittore (sec. XIII) nel mondo circostante uno spazio “altro”, ovvero quello in cui l’uomo possa trovare riparo e sollievo dalla inquietudine del cuore (Inquietudo cordis agostiniana) nell’orizzonte angusto delle vicende terrene.
La sua memoria era un contenitore di forti pensieri e passioni per la musica, un archivio vivo e accuratamente costruito, tale da essere un “luogo dell’anima”.
Le chiese con i loro organi, di cui cercava di conoscere ogni dettaglio più minuzioso e di preservarlo come un bene prezioso, erano per lui “luoghi di sapienza”, spazi concreti di una requies dello spirito e manifestazione della sua fede.»
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