In riferimento alla Veglia musicale del 5 aprile 2014 che ha avuto luogo presso la Cattedrale di Cagliari con il commento biblico-liturgico di S.E. mons. Arrigo Miglio,
l’arcivescovo di Cagliari ha inviato al direttore dell’Archivio musicale dell’Angelo di Milano la seguente missiva:
Cagliari, 8 aprile 2014
Carissimo Angelo,
grato al Signore per la Veglia Musicale di sabato 5 u.s, desidero giungano
i miei più vivi e cordiali ringraziamenti anzitutto a te nonché ai Coristi dell’Angelo di
Milano, alla Schola cantorum “Pietro Allori” di Alghero e al Gruppo vocale “Don Allori”
di Iglesias per l’intenso momento di spiritualità e di eminente arte musicale cui tutti
insieme abbiamo partecipato e di cui ci avete fatto prezioso dono.Con i sensi della mia più sincera gratitudine
+ Arrigo Miglio
Una nota dell’Archivio sul “Popule meus” cantato a Cagliari
L’arcivescovo di Cagliari, nel suo commento ai brani della Veglia, si è soffermato in modo particolare sul testo degli “Improperi” (Popule meus) che la liturgia del Venerdi Santo prescrive quale canto durante l’Adorazione della Croce. Sono rimproveri che il Crocifisso sembra rivolgere al popolo eletto.
L’assemblea risponde con il Trisaghion in greco e in latino: Santo sei, Dio; Santo sei onnipotente; Santo sei immortale.
P. Allori, Popule meus
La versione polifonica di don Allori colpisce per le intense armonie che la caratterizzano e per il
forte contrasto tra gli incisi gregoriani del Trisaghion in lingua greca e quelli latini eseguiti in polifonia. Questa composizione venne cantata per la prima volta il 7 aprile del 1956 (Venerdì Santo) nella Cattedrale di Iglesias su esplicita richiesta dell’allora Vescovo Giovanni Pirastru che
aveva preteso, in pochi giorni, dal suo maestro di cappella una specifica elaborazione “di forte commozione spirituale per il suo popolo”.
Discussione
I commenti sono chiusi.