L’Archivio musicale dell’Angelo
augura
buona estate!
Giunge l’estate: tempo delle acque marine chiare e rinfrescanti e delle gioie veloci; tempo per pensare con la musica indelebile; tempo fecondo del “vivere divino che conduce sui vertici gioiosi della luce: carità” (Francesco Mura); tempo per far cantare dentro di noi il silenzio e l’augurio d’essere sempre apostoli di pace.
“Il mare d’estate e l’alta montagna in autunno sono le due grandi prove dell’anima. Nel loro silenzio v’è una musica più alta d’ogni altra musica terrena” (Robert Musil, L’uomo senza qualità)
Quell’estate in Normandia
immagini, sensazioni, aspettative nostalgiche
Natura indomita, la Normandia, intrisa di storia; porta dell’Europa restituita alla libertà; territorio modellato dal vento e dal mare. Le sue coste furono amate da tanti letterati e artisti.
Veules Les Roses, tra gli spazi normanni che furono assai cari a Guy de Maupassant e a tanti altri, è un piccolo borgo di pescatori e tessitori di cotone del dipartimento della Senna in Alta Normandia.
La spiaggia a ciottoli accompagnata quasi sempre solo dal vento, e il mare con il suo orizzonte sconfinato, sono fotograficamente irresistibili.
Una costa dove l’incanto del luccichio quasi irreale del mare si confonde con le piccole onde bianche che ne accentuano il movimento propiziato dal vento che nel cielo fa danzare veloci le nuvole.
Una luce magica sul mare increspato illuminato dal sole che a intermittenza fa capolino tra il nugolo di nuvole rendendo questo paesaggio ancora più particolare.
Il vento accentua il desiderio di solitudine delle persone che la amano e la ricercano.
L’assenza di gente sulla spiaggia invoglia a percorrerla o a sedervisi per colloquiare gradevolmente in soliloquio o in due, ma non di più.

Veules Les Roses (agosto 2006) – Foto: Alessandro Borsa
Una distesa di mare punteggiata da due bianche vele in lontananza che nella foto sembrano voler far paio con due giovani fanciulle che le osservano sedute sui ciottoli della spiaggia.
Luogo per ri-pensare e riflettere sul senso della storia e sulla essenzialità della vera libertà umana.
Pietro Allori, Voci sommesse per chitarra AP 1257*
La musica individuata per questi ricordi e pensieri “marini” di un’estate benevola e felice, fa parte di quel clima di libertà tutta interiore che induce a propositi umani e spirituali elevati e profondi.
Una musica – affidata all’immaginazione di chi ascolta – che “edifica” sempre e “innalza” il mondo (Goethe), e che unitamente al pensiero e al ricordo di quella fresca e benefica brezza marina, impregna lo spirito di ineffabili suoni e sensazioni. Musica che ricrea quel giusto rapporto tra il suono e il silenzio: pensata per l’uomo che ama davvero riacquistare consapevolmente il proprio posto nell’universo ristabilendo l’adeguato equilibrio con la natura.
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