Beati quelli che piangono, perché saranno consolati. (Matteo 5,4)
È l’ora della compieta, le 21 del primo venerdì di Quaresima.
Fedeli pensosi ascoltano il canto del coro e i suoni dell’organo che intrecciati si propagano tra le possenti volte stellari della cattedrale di Iglesias.
È in esecuzione il mottetto Beati qui lugent, che don Lorenzo Perosi scrisse in ricordo di un suo puero cantore, Ferruccio Menegazzi, prematuramente scomparso a Venezia nel 1897.
Un canto intonato al termine della prima delle accademie Brahms 2018, per ricordare l’elegante e raffinata figura di mons. Luciano Migliavacca – fu per tanti anni maestro di cappella del Duomo di Milano – che ammirava in modo particolare due composizioni di don Allori: Respice in me a 4 voci dispari a cappella e Pange lingua gloriosi per organo e coro.
Un sentimento di dolce gratitudine è sembrato essersi improvvisamente diffuso nella bella navata della cattedrale, pensando all’ineffabile magistero musicale e spirituale di don Lorenzo Perosi e dei due maestri di cappella, sacerdoti e musicisti nostri contemporanei che le musiche sacre del sacerdote di Tortona hanno fatto eseguire ai cori da loro diretti.

Don Luciano Migliavacca faceva spesso eseguire alla sua Cappella il mottetto Beati qui lugent nel Duomo di Milano durante alcune messe di esequie

Don Pietro Allori alla fine degli anni ’50 del secolo scorso durante alcune messe pontificali nella cattedrale di Iglesias faceva eseguire alla Schola cantorum San Pio X la Missa prima pontificalis di don Lorenzo Perosi
L. Perosi, Missa secunda pontificalis. Kyrie, Sanctus, Benedictus. A tre voci ineguali con organo.
L. Perosi, Beati qui lugent, mottetto a due voci ineguali e organo.
Gruppo vocale ‘don Allori’ di Iglesias e Coristi dell’Angelo di Milano, Emanuele Carlo Vianelli, organo
Esecuzioni tratte dalla prima accademia BRAHMS 2018, Cattedrale di Iglesias, 23 febbraio 2018
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