Entrando nel piccolo chiostro fiorito di Piazza S. Ambrogio 25 lo sguardo è subito preso da una scritta che campeggia sulla parete:
“Non di solo pane”
È la risposta che Gesù da al tentatore che lo invita a guadagnarsi il consenso della folla con gesti clamorosi:
“Se sei figlio di Dio di che questi sassi diventino pane”
E’ la tentazione di concepire la missione di Gesù come l’offerta di una speranza semplicemente terrena, limitata al benessere economico. Certo non possiamo scoraggiare la speranza di pane che c’è in tante persone, non possiamo avvilire il povero che cerca il pane parlandogli d’altro, seppure di cose spirituali.
Tuttavia, non possiamo negare che c’è nell’uomo un “appetito diverso”, c’è un bisogno in cui l’uomo si definisce come uomo e che non è il pane materiale. È il pane che risponde ad una fame di fondo che si esplicita negli interrogativi di senso, quelli sul nascere, sul morire, sul soffrire, sull’amare …
“qual è il senso ultimo della tua vita”
“che cosa speri come bene fondamentale per il tuo esistere?”
“su che cosa fondi la tua speranza?”
Anche noi siamo tentati continuamente di rinchiuderci nella sola ricerca del benessere materiale, del consumismo: siamo tentati di riporre nella salute del corpo, nello sviluppo economico e tecnico tutta la nostra attesa e tutta la nostra sicurezza.
Ma il Signore ci dice: “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”
Cioè “ben più grande o uomo è la tua fame, ben più profondo e grande è il tuo bisogno, ben più sublime è la tua identità e quindi la tua riuscita e la tua soddisfazione.
Apriti a Dio, alla sua Parola … sei fatto di terra, ma non per la terra”.
Qualcuno dirà:
Dovremo combattere il benessere? Mai più
Il miglioramento economico e sociale è un dovere oltre che un diritto, ed è vantaggioso per la stessa libertà dello spirito. Ma occorre assegnarli un limite
“subordinandolo al progresso morale e spirituale affinché l’anima non resti imprigionata e soffocata…
mantenerlo e contenerlo nell’ordine dei mezzi e non sopraelevarlo all’ordine dei fini …cessare di proporlo e prometterlo come l’unica suprema ragione dell’esistenza.”
Un giorno Gesù Cristo moltiplicherà i pani, ma dirà subito: “c’è un altro pane”.
È il pane dell’Eucarestia, quello che con il pane di ogni giorno noi chiediamo nella preghiera del Padre Nostro.
Buona Quaresima!
S.E.R. Mons. Erminio De Scalzi
Vescovo ausiliare di Milano
Felix Mendelssohn, Andante Finale da Sonata per organo n. 6
Wilhelm Krumbach, organo
23 giugno 1998, Basilica di S. Ambrogio in occasione del XX Anniversario di fondazione del Coro dell’Università Cattolica
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