Sono trascorsi tre anni dal 16 luglio 2016, giorno delle esequie di Angelo Marzatico nella Chiesa di Santa Maria presso San Celso di Milano. A partire da quel giorno, diversi Amici legati, come il carissimo Angelo, alla nostra vita in nome della grande musica, ci hanno lasciato prematuramente creando nel nostro cuore un vuoto umanamente incolmabile: la morte improvvisa del maestro Marco Rossi (novembre 2018), quella inaspettata del professore Gianni Pais (gennaio 2019), unitamente a quella di Carola Nicolaus di Tann (agosto 2017) che ci sollecita ad un ricordo sempre più intenso attraverso alcuni ascolti di pagine musicali interpretate da fedeli amici in concerti ai quali, quand’erano ancora in vita, furono presenti.
Abbiamo scelto, sia per l‘affettuosità musicale che per il senso di memoria che il testo evoca, l’aria Bist du bei mir* per voce (Stefania Brizzolara) e continuo (Alessio Corti – Truhenorgel Oberlinger), esecuzione presso l’Università Cattolica in Aula Magna nel luglio del 2005. Alla semplice bellezza dell’Aria abbiamo voluto affiancare l’interpretazione dell’Invenzione 9 in fa minore (BWV 794) eseguita da Alessio Corti nello stesso concerto. È un superbo brano malinconico. Una magnifica tripla fuga dove i tre soggetti si sovrappongono costantemente. Uno dei tre soggetti viene esposto sin dalla prima misura come un prolungato basso cromatico che riappare di sequenza in sequenza da una voce all’altra.
“L’interpretazione complessa dei tre soggetti e la mirabile costruzione formale vengono utilizzate a fini espressivi sino a produrre un’atmosfera commovente di cui Bach stesso non ha più superato il suo potere drammatico” (Karl Geiringer). Queste esecuzioni possono aiutarci a riandare alle emozioni più profonde provate con i nostri diletti amici quand’erano ancora in vita e suggerirci una fervida preghiera per la loro anima.
J. S. Bach, Bist du bei mir BWV 508 (attr. Stölzel)
Stefania Brizzolara, soprano – Alessio Corti, organo
J. S. Bach, Invenzione 9 in fa minore BWV 794
Alessio Corti, organo
*Bist du bei mir (Se tu sei con me)
Brano spesso erroneamente attribuito a Johann Sebastian Bach (BWV 508)
per la sua inclusione nel Notenbüchlein (quaderno) di Anna Magdalena Bach (1725).
L’aria fa parte della raccolta di Arie di Gottfried Heinrich Stölzel
(Diomedes, oder die triumphierende Unschuld) eseguita in Bayreuth il 16 novembre 1718.
Testo originale:
Bist du bei mir, geh’ ich mit Freuden
zum Sterben und zu meiner Ruh’.
Ach, wie vergnügt wär’ so mein Ende,
es drückten deine schönen Hände
mir die getreuen Augen zu!
Bist du bei mir, geh’ ich mit Freuden
zum Sterben und zu meiner Ruh’.
Se tu sei vicino a me,
allora io morirò felicemente
e felicemente riposerò.
Ah! quanto sarebbe piacevole la mia fine
se le tue care e luminose mani
chiudessero i miei fedeli occhi
Se tu sei vicino a me,
allora io morirò felicemente
e felicemente riposerò.
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