«La passione nello stare nella Chiesa e nel mondo da donna libera, intelligente, ricca di simpatia.»
Cara Maria, così uno dei tantissimi amici ti ha voluto ricordare in occasione del tuo ultimo compleanno. Parole limpide e semplici che traducono con schiettezza il tuo profilo di autentica donna ambrosiana.
Sì, donna ambrosiana: pratica, intelligente, spigliata, generosa e moderna. Attenta al lavoro quotidiano, alla fatica assidua, alla fiducia in Dio e al desiderio di preghiera più di comunione che d’implorazione. La tua gioia di essere parte di una Chiesa sempre desta e pronta ad affrontare le situazioni dell’uomo contemporaneo con diligenza critica e carità.
Maria Dutto non era donna che amava ricordare e contemplare il già vissuto. Preferiva sempre il fare e l’agire in avanti con avveduta passione. Ogni proposta diventava occasione per ampliare l’esperienza cristiana guidata dalla Chiesa. Da qui la sua disponibilità ad accettare gli incarichi e le responsabilità che ha ricoperto con avvedutezza in seno all’Università Cattolica e all’Azione Cattolica.
Nel 1972, ancora studente, a lei mi fu consigliato di rivolgermi per far nascere il gruppo artistico-culturale “Amici della musica” nell’ambito delle attività del Servizio Pastorale guidato allora da mons. Lorenzo Bellomi. Fu un colloquio di venti minuti al termine del quale Maria Dutto, condividendo il progetto consistente in quattro concerti d’organo da tenersi in Cappella Sacro Cuore alle ore 18:40 di martedì, durante le quattro settimane d’Avvento – le riflessioni biblico-liturgiche prima dei concerti eseguiti dal M° Luigi Toia il Servizio Pastorale le affidò ai biblisti Padre Alessandro Sacchi e don Bruno Maggioni e al liturgista Enrico Cattaneo – telefonò alle sorelle Vanzetti, benefattrici dell’Università Cattolica, ottenendo subito una somma iniziale per avviare il progetto. Da allora e ininterrottamente sino al 2012 il gruppo “Amici della musica”, sempre in accordo con il Servizio Pastorale, ha allestito in Università Cattolica vere e proprie stagioni artistico-culturali, avvalendosi della presenza dei più noti concertisti europei e realizzando nel 2003 il nuovo organo “Oberlinger” dell’Aula Magna.
Quei venti minuti di colloquio con Maria Dutto hanno ispirato un disegno artistico-spirituale che per ben quarant’anni ha permesso a studenti e docenti di partecipare ad eventi artistici di profonda cultura musicale studiati appositamente per un ambito universitario.
Le furono sufficienti venti minuti per intuire e presagire la bontà di un progetto culturale di tanta portata. Toccherà al dott. Giancarlo Brasca, sei anni dopo (novembre 1978), avere un’intuizione simile riguardo al Coro dell’Università Cattolica, al termine della messa in Aula Magna celebrata dal vescovo Lorenzo Bellomi. Maria Dutto e Giancarlo Brasca: un binomio davvero ineguagliabile che resterà sempre guida per quanti si riconoscono nel progetto ideato da padre Agostino Gemelli.
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