Intensa religiosità e fervorosa devozione parrocchiale
Ogni anno, il 16 luglio, la Chiesa ricorda la nascita di un Ordine religioso profondamente mariano: l’Ordine dei Carmelitani, sorto in una vallata del monte Carmelo in Palestina. Nel tempo, la grande diffusione popolare di questa festa ha suggerito la conservazione sino ad oggi di questa memoria nel calendario liturgico della Chiesa cattolica.
Il richiamo biblico al monte Carmelo e la grande tradizione contemplativa dell’Ordine dei Carmelitani esortano a celebrare la Vergine Maria nella sua bellezza, nel suo essere ‘karmel’, giardino-paradiso di Dio, nella sua preghiera di vita contemplativa che medita le Scritture.
Maria conduce a Cristo che è la santa montagna cui accedere. Ogni credente, perciò, in questo giorno, è invitato a festeggiare la Madonna del Carmelo, alla cui devozione è legato il privilegio ‘sabatino’, cioè la liberazione dal Purgatorio nel primo sabato dopo la morte, di tutti coloro che hanno portato in vita lo scapolare (segno della spiritualità ‘carmelitana’) della Madonna del Carmine, canale di ogni grazia e nostra mediatrice presso Dio. Nella vera devozione a Maria consiste l’impegno a non peccare per aspirare al Paradiso.
Questa devozione fu praticata con perseveranza in Casa Allori a partire dal 16 luglio del 1907, giorno in cui venne al mondo Chiarina, la primogenita dei sei figli della famiglia Pitzeri-Allori.
La Parrocchia di Gonnesa ancora oggi celebra questa festa mantenendo intatto nel tempo quel clima di intensa religiosità, lo stesso respirato sin da bambino da Pietro Allori, ultimogenito di Casa Allori, che in seguito riverserà, con delicato sentimento e magistrale sapienza armonica, nelle sue innumerevoli e suggestive composizioni mariane.

Audio:
Ave mundi gloria AP 486
Salve Regina AP 623 e Ave Maria AP 624 (ultima composizione)
Coro dell’Università Cattolica diretto da Angelo Rosso
(Basilica di S. Ambrogio – Milano dicembre 1985)
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