La liturgia della Messa
da il Messalino romano quotidiano (Vicenza 1951)
Il canto del Rosario in Sardegna
breve nota dell’etnomusicologo sardo Gavino Gabriel (1881 – 1980)
[…] nella penombra della chiesetta del Rosario di Orani, nell’estate del 1922, il popolo inginocchiato prega; il mormorio distende le sue voci nel canto, riposandosi dove sta bene; si accentua nella ripresa, ora rallenta, come stanco, e precipita dove la pausa spezzerebbe il pensiero. Ma infine il ritmo s’allarga e sorge ampio il coro
Chi ti ha fatto così bella, anima sarda?
Quando il sacerdote, Prete Barboni, saliva all’altare, il suono della preghiera, come un’onda, andava e veniva: da una parte le donne con voci latine, dall’altra rispondevano gli uomini con un timbro basso e fermo come se il suono uscisse dalle canne dell’organo.
Laudau semper sia … su nomen de Maria de Jesusu!
Allora ho capito per la prima volta l’origine e il valore religioso di tutta la musica. Ora se c’è una cosa da studiare, per ridare alla musica la sua missione pura ed alta, è proprio il canto naturale del popolo più latino e più genuino che viva entro il mediterraneo. […]
da VITA E POESIA DI SARDEGNA a cura di Remo Branca; pag. 206 “La melopea sarda e Gavino Gabriel” (Carlo Delfino editore)
*Oltre all’esecuzione di brani classici per le diverse ricorrenze dell’anno liturgico, la Corale Polifonica Orgolese è impegnata nel recupero delle radici musicali religiose della comunità di Orgosolo… allo scopo di difendere e trasmettere integro nella sua peculiarità il patrimonio di religiosità che i nostri padri ci hanno affidato come prezioso retaggio.
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