I salmi sprigionano nostalgia
non per imprigionarci nel passato
ma per orientarci liberi nel futuro
Yanki Beilner
Tempo Pasquale
DOMENICA – ASCENSIONE
una settimana prima di Pentecoste
di Giacomo Baroffio
L’ora presente rischia di essere assorbita dal passato e di sprofondare in una voragine di desideri infranti, di aspirazioni frustrate. Rimpianti alimentati dall’angoscia s’intrecciano e s’avvinghiano intorno al cuore: stritolano la speranza e mandano in frantumi la razionalità, disperdendo sul terreno mille frammenti lacerati che non riescono più a connettersi. La tragedia appare in tutta la sua orrenda realtà:
Quando scompare dall’orizzonte l’unità solidale frutto di comunione.
Quando…
Quando…
Quando…
C’è da meravigliarsi, se nelle sfere religiose di tutte le credenze, la fede nella Provvidenza è stata sostituita dal culto a Mammona, se la preghiera è rimpiazzata da mille forme di idolatria e superstizione?
C’è da meravigliarsi, se…
C’è da meravigliarsi, se…
C’è da meravigliarsi, se…
È giunta l’ora di risvegliarci e fare il punto della situazione. Cercare di capire dove siamo, dove andiamo o verso dove siamo trascinati dall’orgia delle masse in balia dei ciarlatani agli apici della finanza, della politica e delle istituzioni sociali.
Non illudiamoci. Il presente luccica beffardo. Cerchiamo una via che porti alla luce che è Cristo. All’inizio del tempo pasquale non abbiamo forse cantato Lumen Christi ?! Quanti schiamazzi mettono a tacere quel grido di fede e di speranza!
Ritagliamo dei momenti di silenzio, non è escluso che ci ritroviamo in preghiera. Scorriamo il salterio e fermiamoci: può essere che inciampiamo e sostiamo sospesi su una parola d’ordine, la Losung della nostra liberazione.
Essa solleva le sbarre della prigionia, ci permette di andare oltre, superare le difficoltà, trovare solidi riferimenti illuminati dalla luce del grande A s s e n t e scomparso dalla società odierna e dal nostro cuore: lo S p i r i t o S a n t o.
Veni, sancte Spiritus, et… et… et…



*Giornate organistiche della Franconia (Baviera) – dal 1966 al 1998 durante la settimana di Pentecoste nelle chiese comprese tra i territori di Coburg e Bamberg, dotate di organi storici piccoli e grandi, per otto giorni consecutivi venivano eseguiti concerti per organo solo, per organo e diversi strumenti solistici (flauto, violino, oboe, tromba e altri), per organo e voci solistiche (soprano, mezzosoprano) e per coro prevalentemente a cappella inframezzati da brani organistici contestuali alle pagine corali. Il prof. Wilhelm Krumbach, direttore artistico e organista-interprete di tutti i concerti, nel 1983 aveva invitato in Franconia il Coro dell’Università Cattolica che aveva ascoltato a Milano durante la sua presenza per dei concerti tenuti all’Angelicum, alla Chiesa Cristiana Protestante e all’Università Cattolica.
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