Quest’inno religioso viene sempre recitato nell’Ufficio Divino e durante l’Ufficio della Beata Vergine Maria, così come durante i Vespri, ed è presente nel breviario romano che ne prevede la recita in occasione delle feste mariane.

L’origine della preghiera è incerta. Alcuni l’attribuiscono a Venanzio Fortunato (530-609) o a Paolo Diacono.
Risale almeno al IX secolo, poiché la si ritrova nel Codex Sangallensis custodito nell’Abbazia di San Gallo in Svizzera.
Nella sette quartine si chiede alla Beata Vergine di mostrarsi nostra madre, di dare la luce ai ciechi, di scacciare i nostri mali, di donarci la pace, di donarci un’esistenza innocente, di renderci miti e casti e di accogliere le nostre preghiere. Comincia con un saluto e termina con una lode a Dio e alla Trinità. La Chiesa suggerisce di cantare la prima strofa in ginocchio.
Lungo i secoli il testo dell’Ave Maris Stella è stato intonato su melodie gregoriane. Diversi sono i compositori che hanno musicato quest’ inno: Giovanni Pierluigi da Palestrina, Orlando di Lasso, Guillaume Dufay, Tomas Luis de Victoria, Claudio Monteverdi, Girolamo Frescobaldi, Marcel Dupré, Antonín Dvořák, Franz Liszt, Josquin Desprez, Josef Gabriel Rheinberger, don Lorenzo Perosi, Nino Rota, Licinio Refice, e infine don Pietro Allori, il prolifico e fine maestro di cappella della cattedrale di Iglesias (1955 – 1985).
«Ave maris stella, Dei Mater alma atque semper virgo felix coeli porta. Sumens illud ave Gabrielis ore funda nos in pace mutans Evae nomen. Solve vincla reis, profer lumen caecis, mala nostra pelle, bona cuncta posce. Monstra te esse matrem, sumat per te preces qui pro nobis natus tulit esse tuus. Virgo singularis inter omnes mitis, nos culpis solutos mites fac et castos. Vitam praesta puram, iter para tutum ut videntes Jesum semper collaetemur. Sit laus Deo Patri, summo Christo decus, Spiritui Sancto tribus honor unus. Amen.» | «Ave, stella del mare, madre gloriosa di Dio, vergine sempre, Maria, porta felice del cielo. L’”Ave” del messo celeste reca l’annunzio di Dio, muta la sorte di Eva, dona al mondo la pace. Sciogli i legami agli oppressi, rendi la luce ai ciechi, scaccia da noi ogni male, chiedi per noi ogni bene. Madre per tutti, offri la nostra preghiera, Cristo l’accolga benigno, lui che si è fatto tuo Figlio. Vergine santa fra tutte, dolce regina del cielo, rendi innocenti i tuoi figli, umili e puri di cuore. Donaci giorni di pace, veglia sul nostro cammino, fa’ che vediamo il tuo Figlio, pieni di gioia nel cielo. Lode all’altissimo Padre, gloria al Cristo Signore, salga allo Spirito Santo, l’inno di fede e di amore. Amen.» |
Per la festa della Beata Vergine Assunta (15 agosto 2022), l’Archivio musicale propone l’ascolto dell’Ave maris stella nella versione gregoriana alternatim con l’organo di Girolamo Frescobaldi e la versione a 4 voci dispari composta nel 1984 da don Pietro Allori.
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